lunedì 13 maggio 2013

IBF - Italia Beer Festival

Lo scorso week-end, dal 10 al 12, c'è stato a Roma l'IBF. Ed io ovviamente ci sono passato!
Il luogo era l'Atlantico, su Viale dell'Oceano Atlantico ed il prezzo era di 8 euro per l'ingresso, nei quali era compreso il bicchiere (un calice con indicazione dei 10 e 25 cl per gli assaggi) e portabicchiere, a cui aggiungere i gettoni da 1 euro per poter provare le birre: 1 euro per 10cl, 2 per 25 (ma diciamo che tutti i birrifici era piuttosto generosi con le dosi :)) In tutto una ventina di euro spesi bene, per un'esperienza più che interessante per un appassionato di birre.

Ecco un resoconto dei miei assaggi, non necessariamente nell'ordine in cui sono stati effettuati.
Ho iniziato il mio percorso di assaggi con l'Entropia di Hibu, birrificio di cui non avevo ancora provato nulla, e sono stata piacevolmente sorpreso da una birra leggera ma con personalità.
Tappa successiva da Opperbacco, di cui avrei provato tutte le birre presenti alla spina, ma mi sono dovuto limitare a due: la Bianca Piperita e la 10 e Lode. La prima è una blanche con aggiunta di menta piperita che dà un lieve aroma molto interessante (alla spina era vagamente percepibile, ma mi dicono che in bottiglia è più evidente), la seconda si ispira alle trappiste che tanto amo e quindi non potevo non apprezzarla. Birrificio promosso a pieni voti! Un altro nome che da ora in poi non mancherà nella mia credenza.
Altro marchio che non avevo ancora provato, e che terrò d'occhio, è stato quello di Lambrate: mi è piaciuta la grafica delle etichette e mi è piaciuta la IPA che ho provato, la Gaina.
Inevitabile la sosta da Retorto, che sta diventando il mio birrificio italiano preferito. Amo la Lattepiù e la Black Lullaby, ma ho una bottiglia di entrambe da bere in compagnia di un amico, quindi mi sono diretto verso una che non avevo ancora provato: la Daughter of Autumn, una scotch ale con aggiunta di malti torbati che le danno un sentore affumicato molto accattivante. Altra conferma per il birraio Marcello Ceresa, del quale ho acquistato anche in bicchiere come quello che vedete in foto.
Prova anche per il Geco e la loro Sosweet, birra molto profumata e dolce che nascondeva bene i suoi 8 gradi alcolici. Ma ho notato che nel loro catalogo è presente una birra dal nome di Lamù che devo assolutamente provare (all'IBF non era presente alla spina).

Sono poi passato da Maneba e Birrificio Pontino, ma entrambi sono facilmente reperibili per me, quindi non ho provato niente sul posto: andrò a caccia di Maneba quando mi trovo a Napoli, mentre i Pontini fanno parte delle mie abituali bevute quando sono a Latina, sia in bottiglia che alla spina. Per entrambi ho in programma visiti alle loro strutture quanto prima!

Tra una bevuta e l'altra, spazio ai workshop: un interessante "corso di degustazione per neofiti", che ha accresciuto la voglia che già avevo di seguirne uno vero e completo, ed una panoramica delle "materie prime della birra", interessante ma forse più utile a chi si dedica attivamente all'homebrewing, vista la piega che ha preso l'incontro.

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