venerdì 28 dicembre 2012

Obiettivi per il 2013

E' il periodo dell'anno spesso si elencano i buoni propositi per il nuovo. E' qualcosa che non mi ha mai fatto impazzire, perchè la vita cambia di giorno in giorno, il nostro mondo va avanti, le esigenze mutano, e può capitare che già a febbraio ci sia bisogno di rivedere la propria agenda.
Quest'anno però voglio farlo, anche perchè il mondo non è finito e bisogna darsi una smossa.

E quindi ecco una serie di obiettivi che vorrei raggiungere nel corso del prossimo anno:

- Trovare una stabilità. Il primo, il più difficile.
- Tornare a gareggiare in agility, Becky permettendo :)
- Far stare ferma Becky in partenza (collegato strettamente al punto precedente ;))
- Convincere i miei tre Shelties ad abbaiare meno. (Questo l'ho messo, ma già so che non sarà raggiunto)
- Continuare a scrivere ogni giorno, come ho fatto negli ultimi due anni.
- Continuare ad autopubblicarmi su KDP. Ho un romanzo già pronto, uno breve in via di completamento ed altri due in fase di scrittura. Basteranno per coprire tutto il 2013?
- Guardare film e serie TV in abbondanza, come sempre. Ma anche leggere, leggere, leggere.
- Sistemare il giardino ed imparare a curarlo.
- Imparare a cucinare qualcosa di più complesso di un piatto di pasta!
- Diventare super-esperto di birra!!!

Per il momento non mi viene in mente altro, ma è una lista che andrà sicuramente ampliata. Ed aggiornata man mano che i risultati verranno ottenuti.

Intanto, buon 2013 di soddisfazioni a tutti!

mercoledì 26 dicembre 2012

Days of Dinosaus


Dopo il successo di altre città, è a Napoli da fine Ottobre la mostra Days of Dinosaurs, adibita nel Real Albergo dei Poveri a piazza Carlo III.
Domenica scorsa, sono finalmente riuscito ad andarci. E non è stata affatto male.
Anche se in modo frammentario, la ricostruzione dei dinosauri è fatta piuttosto bene, integrandoli in una porzione di scenografia per dar loro un contesto. Manca qualche dettaglio, ma l'idea d'insieme dell'esemplare e delle sue dimensioni è resa bene, con piccoli movimenti che contribuiscono a fornire realismo (il corpo che si gonfia al ritmo del respiro, la coda che oscilla, la testa che ruota a destra e a sinistra...).

 La mostra non è particolarmente estesa, in un'oretta abbondante si guarda con la giusta attenzione leggendo anche i testi a corredo, ma è sicuramente piacevole soprattutto per i più piccoli e gli appassionati: alla mia età rientro nel secondo gruppo, con una storia di amore per i dinosauri che inizia sin dalle scuole elementari, ma mi sarebbe piaciuto vedere un'esposizione del genere da bambino. Per i più piccoli (ma perchè no, anche per i più cresciuti con questo piccolo sogno nel cassetto) c'è anche la possibilità di farsi fotografare a cavallo di un dinosauro. Unica raccomandazione: portate con voi una chiavetta USB per farvi passare il file della foto per non dovervi accontentare della sola stampa.

Vi lascio qualche altra foto in chiusura per dare un'idea della mostra.





domenica 16 dicembre 2012

Lo Hobbit, finalmente Lo Hobbit

Dopo tanti tanti tanti ritardi, ritardi tali da inglobare di tutto (compreso Sherlock, ulteriormente posticipato), il primo film che segna il ritorno di Jackson alla Terra di mezzo è giunto in sala.
Ed è bello.
Non è perfetto, ha difetti, ha problemi, ma questi sono dovuti, a mio parere, alla natura stessa dell'operazione e non alla realizzazione del film in sè: come rendere quella fiabetta di 300 pagine alla stessa portata epico-emotiva del Signore degli anelli? Jackson ci ha provato. In gran parte c'è riuscito. Ma ci sono quelle parti che in cui il tono stona (e perdonate il gioco di parole), in cui la costruzione di Jackson risulta un tantino forzata.
Non rovinano il film, che nei suoi momenti migliori è veramente superbo (ho ancora negli occhi la battaglia tra i giganti di pietra, forse la sequenza più potente del film). Ma per un giudizio completo vi rimando alla recensione della mia collega Alessia Starace.
Dopo tre ore resta il piacere di tornare al villaggio degli Hobbit ed a casa Baggins, di rivedere Gollum ed il superbo lavoro di Serkis, le magnifiche interpretazioni di Freeman, McKellen ed Armitage. E resta la voglia di rileggere il romanzo, conscio del fatto che risulterà ancora più semplice dopo la visione che ne ha dato Jackson.

Inevitabili due parole sui 48fps: non male, decisamente non male. Dà solidità all'immagine, accresce l'imponenza visiva, porta ancor più lo spettatore nel film, valorizzando l'effetto del 3D che risulta meno stancante. Tre ore con occhialini e nessun fastidio, anzi un po' di mal di testa è subentrato a fine film, ma sarà stata la fame (o forse la realtà non è a 48fps e mi stancava)!
In chiusura un cenno alla ragazza della fila avanti a me con le orecchie da elfa: era stupenda, ma sarebbero stati più adatti i piedi da hobbit!