martedì 22 maggio 2012

La vita a Cannes

Come si vive durante un festival come Cannes? Come e dove si trascorrono le giornate? Quali sono i ritmi ed i tempi? Domande le cui risposte hanno il sapore del dramma, perchè per quanto affascinante ed entusiasmante, coprire hn festival internazionale non è una passeggiata rilassante.
A Cannes si inizia la mattina presto con la proiezione delle 8:30. Solitamente è un film in concorso, quindi importante da seguire. L'orario è ostico, ma si va nel Gran Teatro Lumiere e, salvo casi limite, si entra facilmente e presto. L'attesa in sala è lunga, ma rilassante: jazz in sottofondo, voci ovattate, tanto da riuscire a recuperare una recensione con tranquillità.
Da qui in poi tante variabili a seconda di cosa va seguito: si può correrr a prendere posto nella sala wi-fi (wi-fi cafè) per scrivere con accesso a internet, o andare con relativa calma alla salle Debussy per un film di Un Certain Regard, e poi un altro e un altro ancora. Tutto relativamente tranquillo, perchè la stampa entra tutta in un'unica fila, senza priorità. Non è così se si deve andare nelle due sale più piccole, la Bazin e la Bunuel, dove i posti sono pochi e spesso i soli accrediti bianchi e rosa bastano a riempirle. Che si fa quindi? Un'ora e passa di fila senza nemmeno la certezza di entrare (per inciso, sto scrivendo queste righe proprio in fila alla Bunuel per vedere Ai to makoto di Miike).
In tutto questo gioco di incastri, non va dimenticata la sopravvivenza: bisogna ritagliarsi un po' di tempo per mangiare ed ogni occasione è buona per predere un po' d'acqua dai boccioni sparsi per il Palais o un provvidenziale caffè agli stand Nespresso.
L'ultimo scoglio della giornata può essere il film in concorso delle 19:30. Salle Debussy, tanta fila, che negli ultimi giorni è stata fatta anchle sotto la pioggia.
Ciò fatto si lavora. È vero che buona parte delle recensioni si scrivono nel corso della giornata, ma qualcosa da fare in serata c'è sempre. Nel mio caso, quest'anno, montaggio dei video diari che stiamo realizzando e loro conversione per la pubblicazione.
E poi basta, si dorme una manciata di ore e si ricomincia. È il cerchi della vita cinefila.

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